Personaggi nell’arte e nella storia
Nel cuore del Friuli occidentale, il borgo di Cordovado è da sempre terra di artisti e fonte d’ispirazione poetica per grandi letterati…
Ippolito Nievo (1831 – 1861)
Scrittore e patriota, visse intense esperienze intellettuali e militari con una forte volontà di presenza nella vita pubblica. I suoi molteplici scritti mostrano la ricerca di un modello positivo di comportamento morale e politico, e insieme un netto rifiuto del Romanticismo sentimentale. C’è in lui una esigenza di maturità virile, di vigore intellettuale, che egli realizzò partecipando come soldato al seguito di Garibaldi, alla guerra del ’59 e all’impresa dei Mille. La sua opera più famosa, il romanzo Confessioni di un italiano, è un imponente affresco di un’ epoca, una grandiosa saga del Risorgimento italiano, che attesta una caratteristica inconfondibile della poetica di Nievo: la varietà delle voci e degli spazi, degli elementi narrativi e linguistici, degli stili e delle intonazioni, che Nievo vi assume nello sforzo di riprodurre in tutta la gamma delle sue sfumature possibili la molteplicità inesauribile del reale. Esso rappresenta il ponte di passaggio tra il romanzo storico del primo Romanticismo e il romanzo realistico-veristico del secondo Ottocento.
Angelo Variola (1906-1979)
Inserito nel clima di grande dinamismo pittorico del sanvitese della seconda metà del Novecento, declinò con grande autonomia interpretativa le lezioni delle grandi avanguardie europee, da Cezanne ai suggerimenti cubisti di Picasso e Braque, con incursioni nella modernissima classicità di De Pisis. Frequentò assiduamente l’ambiente culturale di Venezia, partecipò a numerosissime esposizioni di altissimo livello, compresa la Biennale di Venezia del 1948.
Francesco Cecchini (1819-1897)
Ingegnere ferroviario e matematico, grande benefattore della comunità, si distinse come progettista delle ferrovie imperiali e, come consulente della Compagnia ferroviaria, partecipò alla realizzazione di importanti ferrovie nel Veneto e nel Friuli, compreso la Portogruaro-Casarsa che pose la stazione ferroviaria proprio a Cordovado per suo interessamento(1886). Operò attivamente in tutti gli organismi sociali e caritatevoli del paese, lasciando alla comunità tutto il suo patrimonio. Ricoprì l’incarico di sindaco di Cordovado dal 1882 al 1897.
Gherardo Freschi di Cucagna (1805-1883)
Agronomo e patriota italiano, Nacque da nobile famiglia, figlio dei conti Antonio e Caterina d’Attimis. Rimasto presto orfano del padre, si trasferì con la madre, il fratello e le due sorelle presso lo zio materno, il conte Alessandro d’Attimis, a Ramuscello. Si formò a Padova, dapprima presso il collegio di Santa Giustina, quindi all’università locale da dove uscì laureato in legge e scienze naturali.
Nel 1817, morto lo zio senza eredi diretti, la sua famiglia ne ereditò un buona parte dei beni. Non appena ebbe raggiunto la maggiore età, il Freschi si occupò del cospicuo patrimonio, dando prova di eccellenti doti gestionali; in poco tempo la residenza di Ramuscello divenne un’azienda agricola all’avanguardia, assunta a modello per l’intero Friuli. Nel 1835 sposò Fosca Zen che gli diede, l’anno successivo, Gustavo, futuro deputato della Camera del Regno.
Antonio Freschi (1838-1916)
Il conte Antonio Freschi di Cucanea, nato e vissuto a Cordovado, fu un valente violinista ed originale compositore che visse intensamente la vita musicale italiana di fine ‘800 e “fu in grado di coniugare magistrali sviluppi melodici con virtuosismo molto audace”. Nella sua vita artistica conobbe molti altri importanti musicisti con i quali amava esibirsi sia in pubblico che in privato. Affrontò anche un impegnativo giro di concerti in Germania assieme all’amico pianista Cesare Pollini.
Angelo Stefanato (1926-2014)
Violinista italiano. Ha studiato dapprima al conservatorio di Venezia e in seguito al Mozarteum di Salisburgo con Vaša Přihoda. A 18 anni ha iniziato una brillante carriera concertistica sia come solista sia in formazioni cameristiche (Virtuosi di Roma). Dal 1983 accademico nazionale di Santa Cecilia. Aveva solo due anni quando la famiglia arrivò a Cordovado al seguito di papà “Gigeto” (dinamico e sorridente) che aprì la barberia, dove oggi c’è il parrucchiere “da Mauro”. Qui nacquero gli altri tre fratelli ed Angelo, già all’età di quattro anni, iniziò lo studio del violino proprio sotto la guida del papà, appassionato dilettante, che a sua volta aveva studiato lo strumento con mons. Marzin, sacerdote ed unico allievo del conte Antonio Freschi.
Gino Bozza ( 1899 – 1967)
Ingegnere italiano; professore universitario dal 1932, ha insegnato fisica tecnica nel politecnico di Milano. Autore di importanti ricerche su problemi di trasmissione del calore, di termodinamica, di fluidodinamica, di preparazione dei minerali, di chimica fisica delle macromolecole. Socio nazionale dei Lincei (1963).
A lui è intitolata una via, la biblioteca civica – circolo culturale di Cordovado (PN), nello storico Palazzo Cecchini, il Reparto di Rianimazione dell’Ospedale Niguarda di Milano.
Alma Sbaiz
Maestra e fondatrice della biblioteca di Cordovado. Una donna protagonista del suo tempo che ha vissuto integralmente la sua vita donandola prima all’insegnamento e poi alla biblioteca civica di cui fu la fondatrice. Fu decorata con la Medaglia d’argento ai benemeriti della scuola della cultura e dell’arte nel 1987.