Cordovado Medievale

…e ora voglio idealmente farvi fare un salto nel tempo di circa sei secoli: siamo nel 1387 e nella vicina Cordovado si scatena la Guerra per la successione del Patriarcato.
Se volete rivivere quegli anni e le vicissitudini storiche in uno dei Borghi più Belli d’Italia e del Friuli Venezia Giulia venite a Cordovado, a fine agosto, dove per una settimana il tempo sarà scandito da cene medioevali, tornei e contese, costumi storici, e sbandieratori

ANNO DOMINI MCCCLXXXVII

Il fatto storico

Nel 1381 il Papa nomina Filippo D’Alencon, nipote del Re di Francia, patriarca in commenda (senza obbligo di risiedere) di Aquileia che ha giurisdizione su tutto il Friuli. La sua nomina viene contestata da Udine, Sacile, Marano, Spilimbergo, dai Conti di Colloredo, Maniago, appoggiati da Venezia, Duino, Verona, che si alleano formando la Felice Unione. Filippo D’Alencon è appoggiato da Cividale, Padova dei Da Carrara, dal Re d’Ungheria e scoppia la Guerra di successione del Patriarcato 1381-1388. Nel 1387 il capitano Andrea Trotto al servizio dei Da Carrara di Padova, investe con un esercito il castello di Cordovado, in ben cinque violenti assalti con bombarde (impiegate per la prima volta) ma viene valorosamente respinto dall’eroico difensore capitano Ridolfo da Cordovado che ne spegne l’impeto e lo costringe alla resa. Si rievoca il giorno di quel 1387, in cui ambasciatori di Udine e Venezia, alleati di Cordovado, vengono a firmare la resa del capitano Trotto e la sua ritirata dai confini della patria del Friuli.

Il Palio

Il Palio testimonia la tradizione del campanilismo paesano vecchio e mai sopito delle borgate di Cordovado. Nato con la disputa di una gara di tiro con l’arco che assegnava al Rione più bravo il drappo dipinto, si è poi evoluto con l’introduzione di altre due gare per rendere più difficile la conquista (la corsa delle botti ed il tiro con la fune). Nel 2009 con la Rifondazione della Rievocazione Storica si è messo mano al regolamento per la conquista del Palio, estendendo a cinque le prove che assegnano punti in ordine decrescente (4,3,2,1 punto), la Domina Bella, il Palio teatrale, il Palio gastronomico, che si manifestano all’interno delle Feste Rionali. Si vuole premiare il Rione più completo, non solo agonisticamente, artisticamente, la squadra più coesa e creativa. Il Rione con più vittorie è il Borgo con dieci successi, seguono il Villa Belvedere con sette, Saccudello con cinque ed il Suzzolins con quattro. Dal 2013 il regolamento è ritornato alle origini.

La cena medievale

Il sabato della settimana che precede la Rievocazione Storica, all’interno del borgo medioevale, si svolge la cena dall’ambientazione storica alla presenza dell’eroico difensore del Castello di Cordovado, il Gastaldo Rodolfo. Gli ospiti saranno serviti e riveriti con pietanze d’epoca, antiche ricette dagli invitanti sapori, immersi in musiche ed animazioni di straordinario coinvolgimento emotivo. Tra una portata e l’altra si svolgeranno le prove di recita di brani della letteratura italiana in lingua volgare, di cultura medioevale, con domande alle candidate, le quattro ragazze dei Rioni di Cordovado, che sfileranno giudicate da una giuria di esperti, per aggiudicarsi la proclamazione di Domina Bella. Costumi, colori, recite, musiche animeranno la serata, con i proclami dei Capitani rionali in vista della contesa del Palio. Chioschi enogastronomici affiancheranno l’offerta della sera per allietare i palati dei graditi ospiti, rapiti per una notte dalla storia. Dal 2013 la Cena medioevale è stata spostata nella settecentesca arena di Palazzo Cecchini.

Gli sbandieratori

Il Gruppo Sbandieratori di Cordovado nasce tre anni dopo l’inizio della Rievocazione, nel 1989, quasi per necessità, visto il ruolo di alfiere che assume fin dall’inizio della sua comparsa nel XV secolo. Viene insignito dell’importante compito di portare il vessillo del suo signore e di difenderlo alla morte. Il Gruppo è cresciuto in questi vent’anni ed ha allargato la sua nomea in tutt’Italia e all’estero, rimanendo fedele compagno della manifestazione di cui è innegabilmente un protagonista.
Il repertorio comprende l’acrobatico lancio in aria delle bandiere e il disegno di figure complesse, con la difficoltà dell’incrocio aereo e delle prese millimetriche, il tutto ritmato dalla percussione dei tamburi, coreografie che riempiono gli occhi di colore e l’animo di storia. Grande versatilità di unirsi a livello municipale quanto poi dividersi nei quattro Rioni rivali di appartenenza, con intelligenza e abilità. Gli Sbandieratori sono accompagnati da un gruppo di tamburini che ne scandiscono i tempi e le modalità riunendo con sacralità quei gesti, tipici medioevali, che definiscono a livello scenografico l’intera Rievocazione. Il responsabile attuale è Petraz Matteo che continua l’opera del suo fondatore Gianpaolo Venturini, coordinando un gruppo di una trentina di elementi, che mantengono il livello tecnico alto e soprattutto portano con orgoglio il nome di Cordovado ovunque li chiamino.

sbandieratoricordovado.it

Le feste rionali

Nella settimana che precede la domenica della Rievocazione si svolgono le quattro Feste Rionali, autentici momenti di orgogliosa appartenenza ad una borgata paesana, con tutte le tradizioni di campanilismo e di primeggiare sugli aspetti di organizzazione e di “stupire” gli avversari. L’allestimento storico ha diverse soluzioni, a seconda che il territorio conceda spazi plausibili, il più fortunato è il Rione Villa Belvedere che ha all’interno dei suoi confini il settanta per centro dell’arredo urbano storico e si attesta adiacente al Duomo Antico, il Rione Borgo trasforma la piazza Santa Caterina nel suo borgo medioevale attorno alla Chiesetta trecentesca di Santa Caterina, il Rione Saccudello, invece, ha scelto un cortile rurale nei pressi della Chiesetta di Sant’Antonio, chiuso da mura di sassi di fiume, per sceneggiare la classica festa fuori mura, attorno alla taverna, infine il lontano Rione Suzzolins veste tutto l’ambito della borgata attorno alla seicentesca Chiesetta di Sant’Urbano in un abbraccio di cordialità e di ricettività davvero speciali.

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