Luoghi e ambiti naturali

Cordovado, Borgo d’acque, rogge, risorgive, laghii artificiali, fontanelle e numerosi grandi alberi secolari e plurisecolari che incorniciano la serena bellezza del centro storico, adagiato in una pianura tranquilla, disseminata di casali e campi. Una quiete agreste che fu amore e ispirazione di poeti.

Fontana di Venchieredo

Un unico ambiente, in cui i segni dell’agricoltura tradizionale si accompagnano ai dati naturalistici, si estende tra i comuni di Sesto, Gruaro e Cordovado, dall’area di Stalis a quella di Venchieredo. Un tempo l’abitato era più esteso, mentre ora dominano i dati paesaggistici, in particolare le polle di risorgiva e i rivoli d’acqua che si congiungono a formare ruscelli e rogge. La fontana di Venchieredo costituisce inoltre un luogo culturale d’altissimo interesse, per essere l’ambiente di una fra le più palpitanti e poetiche pagine delle Confessioni di Ippolito Nievo, rifugio di Leopardo e Doretta (e oggi recuperato nell’ambito del Parco Letterario che si intitola al grande scrittore risorgimentale).

Parco del Castello

Gli spazi verdi che si vedono nell’area del castello sono opera del XIX secolo; i primi interventi furono di Carlo Sigismondo Freschi, che verso il 1820 fece abbattere alcuni tratti di mura, per estendere verso la campagna il parco, modellato secondo influenze romantiche, soprattutto inglesi, anche mediante l’erezione di sette collicelli, mentre le acque dei fossati vennero convogliate in ruscelli.
Nella seconda metà del secolo il parco si allargò al luogo ove sorgeva il castello vescovile e in seguito fu creato un maggiore raccordo con gli spazi coltivati attigui, verso Est.

Prati della Madonna e Parco dei Domenicani

Due aree attigue al Santuario conservano alcuni ricordi storici del complesso rapporto instaurato nei secoli tra la comunità e l’ambiente: i Prati della Madonna e il Parco dei Domenicani.
I “Prati” ubicati tra la strada e la ferrovia, costituiscono una distesa erbosa con alcune piante d’alto fusto, che per espressa disposizione testamentaria della contessa Giulia Mainardi-Marzin, non si possono alienare o modi care, in modo da lasciare che la chiesa mantenga un respiro di verde e di silenzio.
Il “Parco” si estende sullo spazio che i Domenicani avevano via via adibito a brolo, frutteto, orto, prato, vigna ed anche ad area di meditazione, di preghiera, di riflessione e di svago.

ed inoltre…

I laghi pacher (Sesto al Reghena)
Sarà stato il richiamo della fonte del Nievo, ma forse anche la suggestione dei vicini laghetti, con le loro colline di ghiaia, ad attirare il giovane Pier Paolo Pasolini in questi luoghi, per tuffi e nuotate con gli amici, come si usava in quel tempo. Le cave per l’estrazione delle ghiaie, modificando l’ambiente, hanno ricreato una nuova bellezza del paesaggio, il cui ricordo ispirò al poeta-regista il raccontino “La rondinella del Pacher”, pubblicata la prima volta nel 1950.

“Quando Erio fu vicino alla rondine, Velino lo vide che tentava di afferrarla, ma ogni volta che la toccava, ritirava come spaventato la mano. “Che fai?- gli gridò- perché non la prendi?. “Mi becca!” gridò Erio. Velino rise, scese dal pioppo e andò anche lui coi piedi dentro l’acqua. Erio intanto si era deciso ad afferrare la rondine, e ora nuotava pian piano verso la riva; appena vi giunse, Velino gli prese la rondine dalle mani. “Perché l’hai salvata? – gli chiese – era bello vederla annegare”. Velino non gli rispose; riprese la rondine tra le mani e la guardava. “E’ piccola –disse – adesso lasciamo che si asciughi”. Ci volle poco perché si asciugasse; dopo cinque minuti rivolava tra le compagne nel cielo del Pacher, e Erio ormai non la distingueva più dalle altre”.

Lago ex-Bellomo o di Cordovado (Cordovado)
Il lago di Cordovado, che è di circa 4 ettari, era una ex cava di ghiaia, iniziata nel 1952 e ultimata nei primi anni ’80. Le estrazioni di materiale ghiaioso sono state eseguite fino a una profondità di 13 metri, che è l’attuale profondità del lago. Tale scavo ha intaccato la falda freatica presente nel sottosuolo, dando così origine all’attuale specchio d’acqua. Nel 1989 su iniziativa dell’Associazione Pescatori Sportivi, è iniziata l’attività di pesca.